Vini, ulivi e frantoi: alla scoperta della Liguria dell’entroterra in autunno
- veronicameriggi
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L’autunno in Liguria è il momento in cui la terra si accende di profumi e gesti antichi. Nei vigneti si raccolgono gli ultimi grappoli, nei frantoi comincia la stagione dell’olio nuovo, e l’entroterra si riempie di voci e di vita.
Chi parte da Genova può vivere un’esperienza diversa: una gita tra colline, uliveti e cantine dove il vino ligure d’autunno si racconta attraverso degustazioni e incontri con chi lo produce. È un viaggio breve ma intenso, tra natura, tradizione e sapori che nascono proprio in questa stagione.

I vini prodotti nell’entroterra genovese
Tra le colline dell’entroterra genovese, dove la costa lascia spazio a boschi e uliveti, resistono vigne antiche che danno vita a vini autentici e territoriali. La Val Polcevera è il cuore di questa piccola produzione, caratterizzata da appezzamenti scoscesi e viticoltura manuale.
Le cantine, spesso a conduzione familiare, custodiscono un sapere agricolo che unisce mare e montagna, dando ai vini profumi salmastri e freschezza minerale. In autunno, quando l’enoturismo in Liguria si fa più lento e raccolto, è il momento migliore per visitarli: le botti si riempiono, il vino nuovo è pronto per l’assaggio e le colline si tingono dei colori della stagione.
Bianchetta Genovese
È il vino simbolo dell’entroterra genovese e della DOC Val Polcevera. Bianco secco e leggero, la Bianchetta Genovese profuma di fiori di campo e agrumi, con un gusto fresco e piacevolmente sapido. Un tempo era il vino quotidiano dei contadini genovesi, oggi è riscoperto e valorizzato da piccoli produttori locali. Si abbina perfettamente alla cucina tipica ligure: dalle torte di verdura alla focaccia con formaggio, fino ai piatti di pesce azzurro.
Vermentino del Tigullio
Diffuso in tutta la regione, il Vermentino assume nelle colline dell’entroterra genovese caratteristiche particolari: profumi intensi di erbe mediterranee, note fruttate e una marcata mineralità. È un vino versatile e fresco, ideale per chi cerca un bianco che parli di mare anche quando nasce tra le colline. Le cantine del Tigullio e del Golfo Paradiso producono versioni eleganti, spesso da uve coltivate su terrazze esposte al sole e rinfrescate dalle brezze marine.
Dolcetto e altri rossi dell’entroterra
Accanto ai bianchi, l’entroterra genovese propone anche vini rossi di carattere come il Dolcetto, morbido e fruttato, con profumi di ciliegia e mandorla. È un vino genuino, ideale con salumi, formaggi stagionati e piatti di carne. Alcuni produttori coltivano anche Barbera e Ciliegiolo, utilizzati in blend che uniscono struttura e freschezza, mantenendo sempre un forte legame con il territorio.
Cantine da visitare vicino a Genova
L’entroterra genovese offre diverse opportunità per chi vuole vivere un’esperienza di degustazione autentica, lontano dai circuiti turistici più battuti. In Val Polcevera, a pochi chilometri dal centro di Genova, si trova la Cooperativa Valpolcevera, una delle realtà storiche della zona, dove è possibile degustare la Bianchetta Genovese DOC, il Vermentino e altri vini locali direttamente in cantina. Poco distante, a Coronata, l’azienda agricola Terre di Coronata produce vini bianchi e rossi da uve coltivate sui versanti collinari che guardano verso la città, con visite guidate e possibilità di acquisto in loco.
Chi cerca un’esperienza più rurale può spingersi verso Murta o Sant’Olcese, dove piccole aziende familiari come Azienda Agricola Bruzzone o Cà du Rissu portano avanti la tradizione della viticoltura locale con produzioni limitate ma di grande carattere. In queste zone le degustazioni si svolgono spesso direttamente in azienda, accanto ai vigneti o alle vecchie botti di legno, e sono abbinate a prodotti tipici come focaccia, salumi e formaggi dell’entroterra.
Un’altra tappa interessante è Serra Riccò, dove si trova l’Azienda Agricola Villa Cambiaso, che propone percorsi enoturistici tra i filari e degustazioni di vini bianchi e rossi della DOC Val Polcevera. Tutte queste cantine si raggiungono facilmente in auto da Genova in meno di mezz’ora e rappresentano un modo semplice e genuino per scoprire il lato agricolo della città, tra colline, vigneti e racconti di famiglia. Visitandole in autunno si può respirare l’atmosfera della vendemmia appena conclusa e assaggiare il vino nuovo, simbolo di una Liguria più intima e autentica.

Olio nuovo e frantoi aperti: il cuore verde della Liguria
Con l’arrivo dell’autunno, l’entroterra ligure si riempie del profumo delle olive appena raccolte e del rumore continuo delle macine nei frantoi. Tra ottobre e novembre inizia la stagione dell’olio nuovo in Liguria, un momento molto atteso per chi lavora la terra e per chi ama scoprire i prodotti direttamente nei luoghi di produzione. La raccolta avviene a mano, come un tempo, stendendo le reti sotto gli alberi e portando le olive al frantoio nel giro di poche ore, per conservare tutta la freschezza del frutto.
Le colline dell’entroterra genovese custodiscono alcune delle varietà più rappresentative della regione. La Taggiasca, tipica della Riviera di Ponente ma diffusa anche nell’area genovese, è piccola e dolce, perfetta per ottenere un olio dal gusto morbido e delicato. La Lavagnina, coltivata nel Tigullio e nelle valli interne, produce un olio più fruttato e profumato, con note di mandorla e carciofo. La Razzola, invece, resiste sui pendii più alti e rocciosi, dove dona oli dal carattere deciso e leggermente piccante. Tutte queste varietà hanno in comune la resa limitata e la grande qualità, risultato di un territorio difficile ma generoso.
Visitare un frantoio in Liguria in autunno è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi: si osserva la spremitura a freddo, si assaggia l’olio appena uscito dal separatore e si scopre come cambia il sapore giorno dopo giorno, fino alla stabilizzazione del prodotto finale. In molte zone dell’entroterra, come la Val Fontanabuona, Sori o Recco, i piccoli frantoi aprono le porte ai visitatori per degustazioni e acquisti diretti. Alcuni organizzano anche giornate a tema, in occasione di eventi come OrgOlio Liguria Weekend, dedicato alla cultura dell’olio e ai produttori locali.
Esperienze autentiche nei frantoi dell’entroterra
Visitare i frantoi in Liguria durante l’autunno significa entrare nel momento più vivo della stagione agricola. Nei piccoli borghi dell’entroterra genovese — da Sori a Uscio, da Neirone alla Val Fontanabuona — è possibile assistere da vicino alla spremitura delle olive e scoprire come nasce l’olio extravergine. I frantoi aprono le porte ai visitatori per mostrare ogni fase della lavorazione: dalla raccolta manuale alla macinatura, fino alla spremitura a freddo che preserva gusto e qualità.
Molte aziende agricole organizzano percorsi di visita e degustazione tra gli oliveti della Liguria, spesso accompagnati da assaggi di pane, verdure e formaggi locali. È un’occasione per conoscere la cultura dell’olio direttamente dai produttori, ascoltare racconti di famiglia e capire quanta cura ci sia dietro ogni bottiglia.
Tra le iniziative più note spicca l’OrgOlio Liguria Weekend, evento diffuso che ogni anno tra novembre e dicembre coinvolge decine di frantoi in tutta la regione. Durante il fine settimana si possono visitare le aziende, partecipare a degustazioni guidate, passeggiare tra gli ulivi e acquistare l’olio nuovo direttamente dai produttori.

Escursioni tra vigneti e uliveti: la Liguria nascosta da scoprire in autunno
Un’escursione nell’entroterra di Genova in autunno è il modo più semplice per scoprire la Liguria autentica, quella fatta di colline, silenzi e sapori veri. Le giornate più fresche e la luce dorata della stagione rendono perfetti i percorsi che attraversano i vigneti e gli uliveti dei dintorni, dove si alternano piccoli borghi, mulattiere e punti panoramici con vista sul mare.
Un itinerario accessibile parte da Sori e sale verso Uscio, seguendo antiche strade contadine che attraversano boschi di castagni e filari di vite. Qui è possibile fermarsi in una piccola azienda agricola per una degustazione di vino e olio locale, magari accompagnata da pane e focaccia appena sfornata. Anche la zona di Recco offre percorsi panoramici che uniscono mare ed entroterra, ideali per chi vuole abbinare una camminata leggera a una sosta gastronomica.
Più a est, tra il Tigullio e la Val Fontanabuona, si trovano sentieri che collegano borghi come Neirone, Favale di Malvaro e Ognio, immersi in paesaggi agricoli ancora intatti. Qui i muretti a secco delimitano i terrazzamenti coltivati a olivo e vite, e molte aziende accolgono i visitatori per far conoscere i propri prodotti o organizzare piccole visite guidate.
Vivere la Liguria d’Autunno: Natura, Gusto e Relax a Genova
Trascorrere un soggiorno a Genova in autunno significa scoprire la città e il suo entroterra in una stagione più calma, quando i ritmi rallentano e le esperienze diventano più autentiche. È il momento ideale per un weekend dedicato ai sapori e alla natura: una passeggiata tra i vicoli del centro storico, una gita tra vigneti e uliveti, una degustazione di vino o olio nuovo in una piccola azienda dell’entroterra.
L’Hotel Astoria è una base perfetta per chi vuole vivere questa esperienza in Liguria in autunno. Dalla sua posizione centrale si raggiungono facilmente in auto o in treno le colline della Val Polcevera, il Tigullio e i borghi del Golfo Paradiso, ma anche i musei, i mercati e i locali del centro cittadino. Dopo una giornata tra degustazioni e passeggiate, tornare in hotel significa ritrovare comfort e tranquillità, con il piacere di un’accoglienza attenta e genuina.
La Liguria autunnale è fatta di piccoli gesti e di incontri sinceri: un calice di Bianchetta Genovese bevuto in cantina, l’olio nuovo assaggiato sul pane, il profumo del mare che arriva fino alle colline. Vivere Genova in questa stagione è un modo per conoscerla davvero, tra natura, gusto e relax.
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